2022

Tuttinsieme... in Volvo

Finale Emilia
9 luglio 2022

Socchiudo gli occhi e i pensieri mi riportano ad un'assolata domenica di maggio, su una terrazza a chiacchierare con amici di vecchia data ed altri, conosciuti da poco.

Al momento dei commiati, Sabrina esordisce con una cosa tipo "se venite a trovarci alla festa che facciamo ogni anno a Finale Emilia assaggiate le frittelle, cucino io!". Si poteva dire di no? Assolutamente!

Così, nei giorni seguenti, mi metto in contatto - a sorpresa - con Maurizio, suo marito, che mi spiega l'attività dell'associazione di cui Sabrina e lui fanno parte: Tuttinsieme si propone di supportare al meglio le famiglie dei ragazzi portatori di handicap, ovviando molto spesso alle carenze e alle ottusità burocratiche.

"Ma allora è una figata!" penso tra me e me, bisogna assolutamente che io ci faccia un salto, a costo di essere da solo!

Buttiamo giù un paio di idee e fissiamo la data: "the winner is" sabato 9 luglio, con ritrovo al parcheggio che il Comune ha concesso, a fianco del parco dove si tiene la festa annuale dell'Associazione.
La giornata inizia a prendere forma, a partire dal nome: "Tuttinsieme in Volvo"; l'obbiettivo è quello di passare una giornata in compagnia con i Volontari e i ragazzi dell'associazione, con l'unica pretesa di regalare un po' di serenità e solidarietà a queste persone, in perfetto stile di ClubVolvoItalia.

I preparativi fervono ed io tento più volte di farci assegnare qualche compito da Sabrina, Maurizio &C, fino a che ricevo uno di quei messaggi che fanno piacere: "...avete fatto tanti raduni, almeno uno godetevelo poi in caso quando siamo lì si improvvisa... che è la cosa più bella in assoluto!".

9 luglio

Arriva il gran giorno, sono gasatissimo: levataccia, perché i 390Km che ci separano non sono pochi, e ci si incammina in compagnia di Paolo; si chiacchiera e si scherza per tutto il viaggio fino a che non raggiungiamo il punto d'incontro: il parcheggio Maf di Finale Emilia. Lì, ad attenderci, troviamo i primi arrivati e... un tappeto rosso predisposto affinché Max, il fotografo dell'Associazione, possa realizzare dei bellissimi scatti fotografici alle nostre Volvone!

La giornata è splendida, ventilata e non eccessivamente calda; un caffé veloce al bar in compagnia di Luisa, Domenico, Maria, Marco, Paolo e si ritorna al parcheggio, che nel frattempo si è riempito con un bel campionario di cavalleria variamente assortita: dalla 245 turbo alla 745, dalla 850 T5-R fino alle più recenti V60 T6 e T8, S60, XC90 passando per V40, V50, V70 e XC70. Ci sono vecchie conoscenze e nuovi amici, ma è come se ci si conoscesse da una vita!
La tentazione di provare l'ebrezza è tanta: io faccio un giro con Marco sulla sua 245 turbo, altri ne approfittano per saggiare la grinta delle due V60... ma ClubVolvoItalia, si sà, è un'insieme di persone prima che di automobilisti; così capita che Pier, la cui bella V70 1a serie è dovuta restare a casa, si presenti con la Tipo Multijet e, in puro spirito goliardico, ne approfittiamo per fare un giretto anche su quella!

Un po' di foto ricordo e via, si parte per il tour che Annamaria e Denise, le due guide volontarie, ci hanno predisposto; visitiamo i vecchi bastioni e il monumento agli scariolanti, che con molto lavoro hanno deviato il corso del Panaro, riempiendone la sede e costruendo la base della strada principale che attraversa Finale.
Cammina cammina arriviamo a ciò che rimane della torre campanaria; la guida ci mostra le foto di come lei l'ha vista quel giorno del lontano 2012: prima dimezzata (in senso verticale) dal terremoto, e pochi minuti dopo completamente crollata.

Un rapito giro per il quartiere ebraico, con i caratteritici fregi sopra le porte, e ci ritroviamo al parcheggio da dove siamo partiti. E' arrivata l'ora di pranzo e, sul piazzale, compare Sabrina con i suoi capelli rossi e il grembiule dell'associazione bianco: la pappa è cotta!

Il tratto tra il parcheggio e il parco è veramente breve e l'area adibita alla ristorazione è collocata sotto imponenti aceri, letteralmente presi d'assaldo da un esercito di cicale che con il loro frinire ci fanno da colonna sonora, a tratti ingombrante, fino a sera.

I volontari ci fanno sentire fin da subito a casa nostra e ci coccolano, facendoci gustare alcune prelibatezze tipiche: frittelle, gramigna con panna e salsiccia, cappellaci di zucca, accompagnati dall'immancabile Lambrusco.
Il tempo trascorre veloce, in compagnia, e di tanto in tanto la padrona di casa, Sabrina, lascia temporaneamente la cucina per passare qualche minuto con noi. C'è un po' di commozione nei suoi begli occhi scuri, specie quando lei e la sorella Sandra ci raccontano di cosa fa l'Associazione per i ragazzi e per le loro famiglie, di com'è nata e dei momenti difficili che in passato ha attraversato, ma la soddisfazione di vedere realizzato ciò in cui si crede è grande, e si percepisce.

Intanto Max, in fondo alla tavolata, si è trasformato in uno chansonnier, ha imbracciato la sua chitarra e butta lì qualche nota di sottofondo; ma Sabrina era qui, con noi, dov'è finita?
Si sente solo la sua voce, a tratti rotta dall'emozione, leggere alcuni pensieri su questa giornata, sulla gioia di vederci stretti intorno a loro. Anche noi ci sentiamo un po' toccati nel cuore: nessuno si aspettava tutto questo, queste attenzioni e questa sensazione di "casa"; è come se fossimo da sempre parte della loro famiglia.

Ma lo spirito della "festa paesana" è lì, in agguato, e s'impossessa di noi senza quasi che ce ne accorgiamo, così ci ritroviamo a cantare vecchie canzoni italiane accompagnati dalla chitarra di Max e trascorriamo un pomeriggio bellissimo, divertente e spensierato, in compagnia. C'è anche chi ne approfitta per tornare un po' bambino e prova scivolo e altalene.

Passa il tempo, troppo velocemente come tutte le volte che si sta bene, e ormai si è fatta sera: quasi tutti si sono avviati verso casa; siamo rimasti in quattro.
Ci avviamo verso l'hotel, una doccia veloce, un riposino e siamo di nuovo lì per cena: ci han proposto il fritto misto di pesce, potremmo mancare?
Ma soprattutto, potremmo non salutare ancora una volta Sabrina, Sandra, Maurizio e i volontari dell'Associazione che ci hanno regalato questa magnifica giornata?

Massimo Pavan
(Consigliere) 

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